Lamborghini Reventón - fasi di realizzazione
L'adattamento è stato effettuato partendo da un kit in plastica 1/43
prodotto dall’Academy, altrimenti nota anche come Doyusha.
Questi kit sono particolarmente adatti alla trasformazione perché sono veramente ben dettagliati, a livello delle Kyosho Autoscale, sono realizzati con una plastica elastica, molto più simile a quelle originali Kyosho che ai normali kit statici e infine si possono reperire a buon mercato su ebay.
Questi kit sono particolarmente adatti alla trasformazione perché sono veramente ben dettagliati, a livello delle Kyosho Autoscale, sono realizzati con una plastica elastica, molto più simile a quelle originali Kyosho che ai normali kit statici e infine si possono reperire a buon mercato su ebay.
L'intervento più laborioso è la realizzazione e l’installazione degli attacchi
laterali; questi vengono realizzati con un profilato ad “elle” opportunamente
lavorato, può essere fatto in alluminio (quello della foto) oppure in plastica,
tipo ABS; quelli che ho fatto successivamente sono realizzati infatti con
quest’ultimo materiale, senz’altro più pratico da lavorare ed anche un poco più
leggero. Nella “elle” viene praticato un foro all’interno del quale si innesta
il piolino cilindrico recuperato da sprue di plastica che presenta già il
diametro adeguato. Per rinforzare il tutto viene fatto un forellino alla base
del piolino all’interno del quale passa un pezzo di filo di ferro ottimo per
conferire robustezza a tutto l’insieme e che inoltre costituisce l’appoggio agli
attacchi presenti sul modello.
|
La realizzazione dell’attacco anteriore è invece molto più semplice visto che basta inserire un profilato ad “U” all’interno della parte anteriore del telaio che viene separata dal pianale originale così come avviene per la parte posteriore. |
L'assemblaggio della carrozzeria richiede l’applicazione delle minigonne laterali e della parte posteriore inferiore che non
costituiscono parte integrante della carrozzeria ma sono separate da questa. E’
importante irrobustire bene queste parti perché devono resistere ad eventuali urti
laterali e posteriori. Molto adatto a questo scopo si rivela l’adesivo epossidico
bicomponente che penetra perfettamente in tutti gli interstizi restando elastico
e resistente agli urti e alle torsioni, non dimentichiamo che nella zona laterale applichiamo una certa forza per rimuovere la carrozzeria dallo chassis.
|
La decorazione prevede l’applicazione del fondo, colore, decals e trasparente
opaco, scelta quest'ultima effettuata per riprodurre la tipologia di finitura di queste
auto, spesso opaca appunto. Le decals sono state stampate con stampante laser,
limitatamente alle strisce e i numeri; le altre sono di recupero. L’alettone
posteriore è un accessorio prodotto da X-Power, i vetri sono stati anneriti e quelli laterali
aggiunti in quanto non erano presenti nel kit originale.
|
Le fitting-parts utilizzate sono quelle della Mazda (602) con hubs posteriori misura 7 e barre anteriori 6.
Unica pecca il peso finale, che ha raggiunto i 16 grammi a fronte di una media di 10 grammi circa per le carrozzerie originali; ciò si deve in parte al peso iniziale del kit e agli irrobustimenti con l’epossidico. Con un motore più potente dello stock il modello è comunque divertente, reattivo e molto stabile (e ci credo, visto il peso…!) |